FROSINONE - Aeroporto, la replica a Scalia di Picano e Salvati (Ultimissime.net, 10 Febbraio 2011) In merito alla questione del progetto sull'Aeroporto di Frosinone, il Presidente dell'Adf Gabriele Picano replica al Consigliere Regionale del PD Francesco Scalia: "Mi trovo costretto, mio malgrado, a dover effettuare alcune precisazioni riguardo a quanto dichiarato dal Consigliere regionale del PD Avv. Francesco Scalia, cercando, per quanto possibile, di non cadere nelle sterili polemiche che sino ad oggi hanno impedito un dialogo costruttivo sull’argomento. Giusta premessa alle precisazioni che andrò a fare, è il riconoscimento ai presidenti dell’ADF spa che mi hanno preceduto ( Scalia, D’Amico e Iannarilli ), dell’impegno che hanno profuso nello sviluppo dell’ADF spa e nella pianificazione delle sue attività nell’interesse dell’intero territorio della Provincia di Frosinone oltre che la garanzia di valorizzare quanto sinora fatto mediante un aggiornamento e rimodulazione degli studi effettuati che permetta di trasformarli da progetti in opere tangibili per lo sviluppo della Provincia. In particolare vorrei precisare quanto segue: 1)E’ giusto riconoscere l’importanza della delibera n. 234 del 7.4.2009 della Regione Lazio che ha individuato a sud di Roma un aeroporto Regionale nei comuni di Frosinone e Ferentino così come è ancora più giusto evidenziare la necessità di trasformare tale idea in progetti ed opere concrete sul territorio, condivise dagli Enti interessati mediante una cabina di regia che, purtroppo forse per le troppe polemiche che hanno caratterizzato l’aeroporto di Frosinone sino ad oggi, io non ho trovato e che invece, grazie alla collaborazione dell’assessore Lollobrigida e del presidente Iannarilli, potrà essere formalizzata a breve rendendo operativo l’accordo di programma, che il consigliere Scalia cita senza precisare che a tutt’oggi è rimasto solo sulla carta, ridefinendolo su di un territorio più vasto ( da Valmontone a Cassino ) e su progettazioni rimodulate ed adeguate alle osservazioni evidenziate in Conferenza dei Servizi, senza produrre controdeduzioni che non favorirebbero una concertazione tra gli Enti competenti ma solo una loro contrapposizione. 2)E’ giusto riconoscere l’importanza delle riunioni che negli anni passati si sono svolte tra il Ministero della Difesa e l’ADF spa per cercare di aprire al traffico civile l’Aeroporto Moscardini di Frosinone così come è ancora più giusto evidenziare la necessità di trasformare tale idea in un accordo concreto con il Ministero della Difesa, l’Aeronautica Militare, l’ENAC e l’ENAV che permetta la reale apertura al traffico civile (solo aviazione generale) dell’Aeroporto Moscardini per attività ben precise sia per lo sviluppo industriale del polo aeroportuale di Frosinone che per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini in relazione alla presenza a Frosinone dei mezzi regionali sia del 118 che dell’antincendio. 3)E’ giusto riconoscere che la Regione Lazio nell’assestamento di bilancio del 2009 ha stanziato €. 1.350.000 per l’ingresso nel capitale sociale dell’ADF spa così come è ancora più giusto evidenziare la necessità di riempire di contenuti l’aumento di capitale suddetto mediante la concertazione, con la Regione Lazio stessa, del futuro assetto societario, con l’ingresso di altri soci strategici ( comune di Valmontone, Fiuggi, Aquino, Cassino, etc) ed operativi ( Cosilam, etc), oltre che condividere quelle linee guida di sviluppo che, purtroppo, sino a poco tempo fa l’ADF spa proponeva senza prima aver condiviso con tutti i rappresentanti del territorio. Concludendo, non posso comunque non ricordare un aspetto politico che ha segnato, per fortuna solo in parte, le vicende dell’aeroporto di Frosinone e precisamente l’operato del centro sinistra con il Ministro Fioroni che ha fatto di tutto, durante il governo Prodi, per ostacolare la realizzazione a Frosinone di un aeroporto nazionale e favorendo, invece, la realizzazione dello stesso a Viterbo". Sull'argomento è intervenuto anche il portavoce del presidente della Provincia di Frosinone Antonello Iannarilli, Antonio Salvati: "Non crediamo che il problema della provincia di Frosinone e la possibilità di avere uno scalo aeroportuale siano ora i mal di pancia dell’ex presidente Scalia. Sinceramente di tutto questa provincia ha bisogno tranne che delle solite polemiche sterili e rivolte al passato. Noi guardiamo al futuro. Noi diamo nuova linfa al progetto, questa volta concreto, per realizzare lo scalo aeroportuale, partiamo da serie premesse e soprattutto con precise strategie supportate dalla Regione Lazio. Non è infatti con le idee grandiose e la magnanimità negli incarichi come ha fatto Scalia che si concretizzano le opere, specialmente quelle oggettivamente ambiziose come è l’ottenimento di un aeroporto a Frosinone. E’ con la concertazione, con una chiara visione delle reali possibilità e, soprattutto, delle reali esigenze che si può arrivare a centrare l’obiettivo. L’ex presidente della Provincia di Frosinone, non ha potuto fare a meno, me ne rendo conto, di intervenire sulla vicenda Aeroporto di Frosinone e cioè sul cavallo di battaglia al quale ha dedicato praticamente tutto il sua ultimo mandato senza che quel cavallo apparisse effettivamente in grado di muovere qualche passo concreto. Il punto non è se si debba o meno gettare alle ortiche quanto di buono è stato fatto in passato, noi non abbiamo di questi problemi. Forse, è su quanto effettivamente di buono l’attuale Amministrazione provinciale può trarre dalla grandeur solo ipotizzata da Scalia in merito allo scalo aeroportuale a suon di studi milionari e convegni ultracostosi per le tasche dei contribuenti che bisogna concentrarsi. Sottolineo, infatti, quel “solo ipotizzata” perché non abbiamo a disposizione progetti approvati e esecutivi che Scalia ci ha lasciato in eredità. I cittadini della provincia di Frosinone hanno avuto da Scalia solo chicchiere, che tra l’altro, hanno pagato con soldi loro a un prezzo molto salato. Scalia, inoltre, dimentica volutamente che il suo mentore, il ministro Fioroni, fu il peggior nemico dell’aeroporto di Frosinone e che il presidente della Regione Marrazzo solo in extremis, e cioè alla fine forzata del suo mandato, pronunciò ufficialmente la parola “Frosinone” parlando di un aeroporto dopo che per anni se ne era ben guardato, chissà perché. Dimentica Scalia, perché gli fa comodo, di aver perso in casa, nel centrosinistra, sulla vicenda aeroporto e di aver fatto perdere lui tanto tempo e speso tanti, tantissimi soldi alla provincia di Frosinone. Non è per volontà del Presidente Iannarilli, come Scalia cerca di far credere, che l’aeroporto di Frosinone è ancora in fase progettuale ma è l’esatto contrario. Detto questo noi pensiamo a lavorare e, per quanto ci riguarda, dichiariamo chiusa la polemica”.