Aeroporto, l’ultimatum della Camera di Commercio (La Provincia, 11 Ottobre 2011) La Camera di Commercio è pronta ad uscire dal capitale sociale di Aeroporti di Frosinone in mancanza di risposte chiare, rapide e convincenti sulla fattibilitò dello scalo civile in Ciociaria. Lo ha scritto Florindo Buffarsi, presidente dell’ente camerale, in una lettera indirizzata al presidente di Adf Gabriele Picano e ad Antonello Iannarilli, nella sua doppia veste di presidente della Provincia e della società di Gestione Aeroporti di Frosinone. Buffardi condivide e difende l’operato di Valerio Zoino, che qualche giorno fa si è dimesso dal cda di Adf, dove rappresenta proprio la Camera di Commercio. Scrive Buffardi, rivolgendosi a Picano e Iannarilli: ‹‹Stimatissimi presidente, le recenti dimissioni del dottor Valerio Zoino dalla carica di consigliere di amministrazione della società Aeroporti di Frosinone sono state da me condivise. Ne condivido la sostanza dell’atto finale e le motivazioni che ne sono alla base. Da mesi l’Ente Camerale domanda alle Signorie Vostre quali siano le reali volontà in merito alla realizzazione dell’aeroporto di Frosinone, infrastruttura che riteniamo strategica e fondamentale per l’auspicato rilancio economico del nostro territorio. Analogamente, abbiamo atteso l’attuazione di decisioni che manifestassero la concreta volontà di procedere verso la realizzazione di quest’opera. Ma le risposte non sono arrivate e gli atti non sono stati compiuti. Nemmeno ha ricevuto soddisfazione la richiesta di incontro congiunto con Loro, che rappresentano rispettivamente la massima carica politica – amministrativa della società, il socio di maggioranza, la società chiamata a gestire l’opera: più volte abbiamo dapprima auspicato, poi richiesto e infine sollecitato un confronto con la Giunta Camerale senza mai ottenere risposta. Il tutto, nonostante i capitali prontamente assicurati dalla Camera di Commercio e le capacità messe a loro disposizione inviando nel Consiglio d’Amministrazione una persona dalle indubbie qualità››. Prosegue nella sua nota Florindo Buffardi: ‹‹A fronte di questi situazioni, le dimissioni del consigliere Zoino sono non solo opportune e condivisibili ma inevitabili ed indispensabili. Esse vogliono essere l’ultima ed estrema richiesta di una risposta chiara e concreta ad una semplice domanda: si vuole o no realizzare l’aeroporto a Frosinone? In caso di risposta affermativa si proceda senza nessun ulteriore indugio a compiere quegli atti che consentirebbero la realizzazione dell’opera: dai costi interamente a carico di investitori privati ma vincolata ad autorizzazioni che sono di vostra esclusiva competenza. In caso contrario, sarà mia cura sottoporre alla Giunta della Camera di Commercio di Frosinone la possibilità di uscire dal capitale sociale Aeroporti di Frosinone››. Gabriele Picano, presidente della società Aeroporti di Frosinone, che peraltro è già intervenuto sull'argomento, ribadisce: ‹‹L’intenzione è quella di realizzare I’ aeroporto. Il compito della società Adf è di progettazione e l’obiettivo rimane completare l’iter e arrivare alla pubblicazione del bando di gara. La struttura sarebbe realizzata dai privati con la formula del project financing e i capitali ci sono. La Regione Lazio ha deliberato atti formali per entrare nella società e dunque la volontà esiste. Detto questo, e ribadito che dai precedenti contatti avuti con i vertici dell’Enac ho rafforzato la convinzione che non esistono ostacoli tecnici alla fattibilità dell’opera, nei prossimi giorni ci sarà la seduta del consiglio di amministrazione. In quella occasione, oltre alla richiesta a Valerio Zoino di ridare le dimissioni, chiederò una ulteriore accelerazione. Ho il massimo rispetto della posizione espressa dalla Camera di Commercio, ragione per la quale è necessario accorciare i tempi. Metterò a disposizione dei soci tutta la documentazione che ho avuto dall’Enac e chiederemo un incontro con la Regione Lazio. L’aeroporto è l’unico vero progetto in grado di rilanciare l’economia del nostro territorio››. Spiegando le sue dimissioni Valerio Zoino aveva detto: ‹‹Quando Iannarilli ha effettuato le verifichesull'iter dellapratica gli ho chiestoquale idea avesse inproposito e lui mi risposeche, a suo giudizio, pur con qualcheritocco e cambiamento,l'aeroporto sipoteva fare. II punto,però, è che il tempocontinua a passaresenza che succeda nulla. Cosa penso? A questo punto penso cheil tema vero sia quello della volontà politica di fare o menoI' aeroporto civile aFrosinone. Teniamopresente che la società Adf svolgeun'attività progettualee gli investimentisarebbero totalmente privati. Un project financing, insomma. Il problema non risiede nella volontàdegli operatori privatilocali (che esiste),ma nelle risposteconcrete che non arrivano sul piano della volontà politica. Peraltro, in un atto ufficiale, la Regione Lazio si è impegnata a contribuire 1.300.000 euro. Perché dunque non dovrebbe sostenere il progetto? Il nodo da sciogliere è quello della volontà politica a livello locale. Ad ogni modo non mi trovo più in un contesto nel quale no si danno risposte e i giorni passano senza che succeda nulla. Per questo ho deciso di rassegnare le dimissioni››. A questo punto è evidente che sono stati fatti passi dai quali è impossibile tornare indietro. La presa di posizione della Camera di Commercio è netta. Così come è stata netta la presa di posizione di Arnaldo Zeppieri, presidente del Consorzio Asi, il primo a difendere l’operato di Valerio Zoino. Le intenzioni delle associazioni di categoria e degli enti sono chiare, E chiara è la posizione di Gabriele Picano. A questo punto davvero è necessaria una forte e manifesta volontà politica.