Riggio (Enac) frena sull’Aeroporto di Viterbo: Senza infrastrutture non se ne fa niente (Il Tempo, 13 Dicembre 2011) VITERB0: ‹‹ Ero convinto di andare a Roma per mettere una croce sul progetto dell'aeroporto e invece torno con una valutazione esattamente opposta››. Il sindaco di Viterbo sembra aver trovato un rinnovato ottimismo sullo-scalo civile dopo la presentazione del piano di sviluppo da Parte di Adr. Un investimento complessivo di 12 miliardi tra il 2012 e il 2044 in cui, hanno spiegato il presidente Fabrizio Palenzona e l'ad Lorenzo Lo Presti, viene inserito il finanziamento di 236 milioni per l'aeroporto di Viterbo. E soprattutto, viene fissata una data per l'apertura: il 2019. Risorse che in gran Parte arriveranno dall'aumento delle tariffe di Fiumicino, attualmente inferiori dell'80% alla media europea (16 euro a persona contro i 18 di Madrid, i 32,8 di Parigi, i 35,6 di Francoforte e i 46,1 di Londra). Ad accrescere ulteriormente la fiducia di Marini sono stati altri due interventi rilevanti, quello politico del presidente della Regione e quello “tecnico” dell'amministratore delegato di Alitalia: ‹‹Entrambi sono stati molto chiari – spiega il sindaco - La Polverini ha ribadito l'intenzione di portare a compimento lo scalo di Viterbo; Sabelli ha invece confermato che Alitalia si opporrà all’affluenza dei voli "low cost" su Fiumicino perché rappresenterebbero un danno per l'azienda››. Tutto facile, dunque? Nemmeno per sogno. A riportare tutti alla realtà ci ha pensato una dichiarazione lapidaria del presidente dell'Enac Vito Riggìo, che pure in Passato è stato tra i più grandi sostenitori dell'aeroporto a Viterbo: ‹‹Il nuovo scalo non si farà senza la realizzazione di infrastrutture di collegamento a terra››. Chiarissimo. Come se ne esce? ‹‹Le infrastrutture sono di pertinenza statale – ricorda Marini - a meno che non si ricorra al project financing››. Già, ma con la situazione attuale sembra utopistico contare sul supporto dello Stato. C'è già un'alternativa? ‹‹Fino ad oggi - spiega il sindaco - c'erano troppi dubbi. Ora parliamo di un Progetto che prevede 3,6 milioni di Passeggeri l'anno con uno sviluppo possibile fino a 9. C'è uno stanziamento da parte di Adr. A questo punto presenterò un'interrogazione al ministro Passera per capire quali sono le intenzioni del nuovo governo. Esiste un atto programmatorio in cui c'è l’aeroporto di Viterbo. O qualcuno si assume con chiarezza la responsabilità di eliminarlo oppure lo scalo va fatto. Però nessuno pensi di prendere in giro i burini...›› Prego? ‹‹Questa storia delle infrastrutture è esagerata. Con 25 minuti si arriva in autobus a Orte e con altri 30-40 minuti di treno si arriva a Roma Termini. Quindi un collegamento con Roma non è così complicato come si vuol far credere››. Perciò problema risolto. ‹‹Non ho detto questo. Servono precisi atti di programmazione del territorio, un modello urbanistico e viario e che deve darsi il Comune. 3,6 milioni di passeggeri significano in pratica 10,000 persone al giorno in transito. La città in questo momento non è pronta ad assorbire un simile flusso. Per questo dico che serve chiarezza. Alla data fissata del 2019 mancano 7 anni: i tempi non sono certo lunghi, bisogna correre. La cabina di regia aveva ipotizzato una spesa di 500 milioni per realizzare tutte le infrastrutture indicate. Ma le competenze in gran parte non sono del Comune››. Una patata bollente che passa ad Anas, Ferrovie, Regione... ‹‹Anche la Polverini – conclude il sindaco - con la dovuta educazione ha chiesto chiarezza al governo, per avere indicazioni precise su come muoversi. C'è unità di intenti. Ora, se il nostro Paese vuole essere credibile, alle parole devono seguire i fatti. Doveva farlo il precedente governo, a maggior ragione deve farlo questo››.