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Eppure… #CiociariaTiAmo!

Eppure #CiociariaTiAmo !!!
Se abbandoniamo la Ciociaria e non torniamo, se non ci candidiamo per non sporcarci, se nemmeno critichiamo per non essere esclusi (da cosa poi? Cosa è il paesino rispetto al mondo globalizzato?)

Eppure, #CiociariaTiAmo !
Lancio l’hashtag e vediamo dove arriva.

Grazie Daniela, grazie Martina, grazie Alessio, ora tocca a #Cambiare.

 

Non abbiamo mai detto a questa terra “ti voglio bene”.

Una settimana fa caro Direttore pubblicavi un articolo sui rottamati e su questa provincia priva dì idee, di uomini e donne (si donne….cerchiamo di farlo sto sforzo che questa terra non è fatta solo di uomini… Ci vuole poco… confido in te) in grado di leggerne il cuore e di lanciarlo oltre l’ostacolo.

Ho letto, ho riletto e un senso di fastidio serpeggiava perché vedi Direttore, a rileggere il tuo pezzo appare di tutta evidenza che questa terra ha affidato le sue sorti solo sempre ed esclusivamente ad una elite e tra le tanti possibili solo ed esclusivamente alla sua “elite” politica. Sul concetto di elite come termine di diseguaglianza (ed è ovvio che non lo rispolvero in questa accezione) si è detto molto e sono stati scritti fiumi. Un tema centrale nelle teorie sociali e politiche di inizio secolo ma è indubbio che il concetto ha racchiuso in se anche un principio importante di rappresentanza del dinamismo sociale… allora possibile che noi, nel tempo, abbiamo sempre affidato le nostre idee alla sola classe politica? E le elites economiche? E quelle intellettuali?

Conniventi o non sufficientemente interessate ai destini dei tanti ? O forse solo deboli e poco rappresentative? Quali sono stati i campi di eccellenza e di potere nei quali, meritatamente o immeritatamente, un gruppo di pochi nel tempo ha delineato idee lanciato visioni e messo in campo progetti venendo riconosciuti dai molti come rappresentativi?

Allora forse il nostro vulnus non sta proprio qui? Aver sempre riconosciuto eccessivo potere ad una ristretta parte sociale? Poi non possiamo lamentaci se per la conservazione del potere arriviamo ad una tale deprivazione del ruolo rappresentativo che l’unico argomento è la scala delle nomine.

Oggi apro il giornale (e per questo mi sono ricordata di scriverti) e scopro che un gruppo di “personaggi illustri” ha deciso di prendere in mano le sorti di questa terra e di darle lustro con l’obiettivo di cambiarne la percezione… (solo uomini… lo vedi direttore che il tema è serio?)… una elites… Nel frattempo la radio manda l’ultimo pezzo di Calcutta, si intitola, Frosinone, che emozione!!! di botto ti rendi conto che la percezione bella di questa terra ha ancora una chance… E se poi in fondo si trattasse solo di questo?

Rimboccarsi le maniche, società civile in testa, e rispolverare un termine importante quale quello della partecipazione e della democrazia. Riprendersi lo spazio delle idee delle visioni e dei progetti e dettare l’agenda. E non per arroganza intellettuale, né per competizione solo per rispetto solo per “amore”. Creare una connessione sentimentale …ma noi Direttore, tra di noi e a questa terra abbiamo mai detto: ti voglio bene?!?

Daniela Bianchi

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Tramite il gruppo civico Cambiare partecipo ad un progetto di rinnovamento della classe politica di Ferentino. Con questo sito internet cerco di informare e creare una discussione trasparente circa le scelte operate dall'amministrazione comunale.   Lavoro in architettura e restauro, progettando e realizzando ambienti, strutture, arredi ed oggetti tramite la mia azienda, Fornaci Giorgi, che produce pavimenti, rivestimenti ed elementi architettonici in cotto fatto a mano.   Mi interesso di arti visive, interfacce uomo macchina, applicazioni internet. Ho il pollice verde ed amo mia moglie Domitilla e nostra figlia Charlotte.   In passato ho collaborato con Wikipedia, Ubuntu, Live Performers Meeting, Il Cartello per la promozione e diffusione delle arti, Greenpeace, Festival Arrivano i Corti, Il Giardino delle Rose Blu, Il Gabbiano.



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